martedì 30 ottobre 2007

Venice Marathon 28-10-2007


Niente foto finish, niente record ma…


Quando mi sono iscritto alla ventiduesima edizione della maratona di Venezia il primo pensiero era rivolto solo ed esclusivamente al risultato cronometrico. Migliorare anche solo di un minuto il mio personale era l’obiettivo principe di questo 2007 sportivo.

La sveglia suona alle 6 del mattino, oggi però grazie al cambio dell’ora alzarsi non pesa più di tanto.
Colazione standard: banana, yogurt un po’ di pane ferrarese “ciupeta the original” e caffè formato gigante.

Sono le 8.15 quando finalmente a bordo della nuova Kia RIO gentilmente prestatami da mio padre, l’allegra compagnia (Stefano, Chiara & Chiara ed io) raggiunge la partenza della a Stra, piccola cittadina sulla riva del Brenta.

Mi cambio, mangio una barretta, foto di rito insieme a Stefano e poi via per la consegna delle sacche degli indumenti e per un po’ di riscaldamento. Alle 8.50 sono in griglia pronto a partire.

9.20 lo sparo, la fila scorre veloce senza intoppi. Corro meno di cento metri e “patapumfete” un gel che avevo nel taschino cade per terra…pazienza, me ne restano due.

I primi km li corro agile, mi guardo intorno, applaudo i gruppi a lato della strada, ce ne saranno davvero tanti. Pollice in alto per una cantante giovanissima che con la sua band propone i migliori Toto di fine ’80.

Arrivo al trentesimo chilometro, e secondo i piani, è il momento di allungare il passo e portare a casa il risultato. Pronti, via! Guardo l’orologio e il cronometro segna esattamente 10 secondi in più sul passo che tenevo prima… “mmmh ma non dovevo andare più forte? E si che di fatica ne faccio…ok adesso riprovo, brumm bruum…"

Stesso risultato! "Ok, torno ad andare piano, agile e decontratto che faccio meno fatica…e vado uguale”.

Sono piazza San Marco, sul lato sinistro del percorso è pieno di spettatori che fanno il tifo. Vedo il traguardo, provo a cercare fra il pubblico Chiara, ma niente troppa gente, troppa confusione. Arrivo sotto al cronometro montato sul traguardo, salto per toccare con la mano il quadrante che segna tre 3:19:41 (purtroppo non esiste una foto che mi ritrae nel gesto… e io che mi ero tanto impegnato).

Per tre minuti non ho fatto il record, ma sono contento, contentissimo!
Dopo ripetute esperienze negative, dovute (adesso mi sento di dirlo) alla testardaggine e all’accanimento sul cronometro, stavolta ho vinto io.
Ho vinto perché ho saputo capire quanta energia avevo nelle gambe e come potevo spenderla.
Ho vinto perché adesso mi conosco un po' di più e questo è uno dei regali di questo sport.

E per il tempo? Beh, ho vinto che ho ancora voglia di correre un’altra maratona (si un’altra) e provarci ancora!

g.

mercoledì 24 ottobre 2007

Omaggio a Joe Zawinul

Quasi per caso oggi imparo (con più di un mese di ritardo) che lo scorso 11 settembre si è spento a Vienna all’età di 75 anni Joe Zawinul.

Una perdita notevole per il jazz contemporaneo (il musicista ha realmente cambiato la vita di molti).
Perdita difficile da colmare con la fantasia, l’entusiasmo e la geniale concretezza compositiva che Zawinul ha costantemente perseguito nel corso di questi ultimi quarant’anni.

Nell’estate del 1991 (avevo solo 16 anni) lo vidi con i suoi “Syndacate” nel cortile del Castello Estense.
Fu probabilmente il primo concerto jazz/elettrico (se così vogliamo chiamarlo) che io abbia mai visto. Non ricordo a distanza di 16 anni cosa capii esattamente di quella performance… sicuramente nulla, ma per un adolescente govotones che viveva per la musica in una piccola città della bassa Emilia Romagna, dove concerti così non erano certo all’ordine del giorno, fu una serata da ricordare.

Ci misi un po’ di tempo a riscoprirlo in veste giovanissimo talentuoso pianista nel quintetto di Cannonball Adderley, come acido tastierista e in parte artefice della svolta elettrica di Davis, e infine come leader e cofondatore insieme a Shorter dei Weather Report.


A lui assocerò sempre l’estroso copricapo colorato, le note di Birdland, forse la sua composizione più nota al grande pubblico, e uno su tutti: il solo nel finale di “A Remark You Made”, dove basta un niente per immaginare le dita che volano veloci sopra la tastiera portando con se il pensiero di chi suona e di chi ascolta.

martedì 16 ottobre 2007

ELBAMAN - 2007


Comincia con questo primo post sull’avventura dell’ironman a staffetta il blog di govotones.

Tutto nasce quasi per scherzo dalla grande mente sportiva-organizzativa del mio amico Pol, che in un anonimo pomeriggio di fine estate esordisce dicendomi:”io te la butto lì poi se tu mi vuoi sfanculare fallo tranquillamente: il 30 settembre all’isola d’Elba si corre l’ironman a staffetta…basterebbe trovare un nuotatore e poi potremmo partecipare anche noi… ah già dimenticavo: io farei i 180km di bici quindi tu la maratona…” .


Bene penso tra me e me, aspetto altri 5 minuti di vaneggiamento e poi ti sfanculo alla grandissima.
Ma così non è stato, e adesso posso dire:” per fortuna”.

Quando ormai una settimana dopo tutto sembrava abbandonato e rimandato al 2008, decido di rendere partecipe anche Piero dei vaneggiamenti di Pol e… “magia”, tramite un giro di “email” durato poco più di 60 minuti il gioco è fatto: siamo iscritti.
Alla gara intera prenderanno parte anche i mitici:
- Giona al suo esordio sulla distanza con la D maiuscola;
- Max che vuole bissare l’impresa di appena 3 mesi prima;
- Mirco al suo ennesimo ironman;
- Betta che ne farà solo una parte come allenamento di rifinitura per Kona (scelta che si rivelerà poi azzeccatissima).


E’ un’ottima occasione per respirare l’ultima aria di mare e dell’estate e infatti il tempo e il luogo saranno a dir poco meravigliosi.

Domenica 30 settembre: ore 6:30 –

La mattina della gara sulla spiaggia di Marina di Campo l’aria è frizzante, il cielo è terso e la luce (poca vista l’ora) lascia presagire che sarà bel tempo. Alle 7:00 partono gli ironman singoli, le staffette partiranno dopo 40 minuti.

Ultimo briefing prima della partenza Piero indossa la muta e: tre, due, uno …partiti!

Non so ma la sensazione è che quella che era nata come una goliardata sarà più dura del previsto.

E infatti il mio “nuotatore preferito” esce dall’acqua carico come una mina in settima posizione…”ah, alla faccia della cosa nata per gioco”.
Assisto al cambio e vedo Pol che si avvia per la sua avventura su due ruote di almeno 6-7 ore e sono appena le 9:00 del mattino.
Il ciclista biondo è deciso, e macina chilometri su chilometri e alle 16:10 circa si presenta puntuale all’appuntamento in zona cambio. Arriva, si avvicina e dice:” …chi sono?”, ci scambiamo il chip (che funge da testimone) e finalmente è arrivato il mio turno.

Corro bene anche se non capisco se ho il passo giusto, ma mi sento bene, guardo l’orologio e vedo che il crono segna 7min e qualche secondo…”mmh che lento che vado”, poi un atroce dubbio comincia a tormentarmi. Dopo circa 13 minuti scarsi il dubbio è confermato da Paolone Ghinelli che in veste di sbandieratore/segnalatore del percorso mi dice “ bravo stai andando bene hai già fatto 3km”...aiuto i km NON sono segnati.
E come nella migliore delle tradizioni sono partito troppo forte…il rischio di “pitona” è altissimo e da lì a poco più di due ore arriverà puntale e precisa come sempre.

È quasi buio, ultimo giro di boa, e mancano poco più di tre km al traguardo. Riprendo un po’ di lucidità e mi avvio verso i miei compagni che mi aspettano per tagliare tutti insieme il traguardo.
I bastardi ingaggiano una semi-volata negli ultimi 100m rimproverandomi che è troppo che mi aspettano e che vogliono andare a cena perché hanno fame.
Lo sapevo che lo spirito scherzoso d’origine sarebbe ritornato.

Finish: 11 ore 53 minuti e qualche secondo. Siamo soddisfatti, si era detto sotto le 12 ore e così è stato (per un pelo)!

Durante la gara oltre ai sopra citati Giona, Max e Mirco, ho incrociato altri due fortissimi amici e atleti: il guru della bici da corsa e non solo Gipsy e AME che per l’occasione indossava una magnifica parrucca riccia bionda.


A mente fredda devo dire che l’Elbaman è una gara che mi è piaciuta sotto diversi punti di vista e i buoni propositi per essere di nuovo presente insieme ai miei staffettisti di fiducia per il 2008 (sempre che mi rivogliano come maratoneta) sono già stati fatti.

Si parte da qui


Nasce oggi 16/10/2007 il govotones' blog.

Qui troverete un po' tutto quello che mi va di scrivere: report gare (triathlon, podismo ecc.), news di vario tipo, recensioni dischi e concerti, tecnica... insomma quello che mi va di scrivere.

Ciaoooo