giovedì 30 dicembre 2010

Foto 2010


E' più di un mese che non aggiorno il blog è vero, beh giunto alla fine del 2010 pubblico quella che potrebbe essere definita LA FOTO sportiva dell'anno.


ciao, g

domenica 21 novembre 2010

Semplicemente Rosso

E' stato un week end magico coronato da una bellissima serata al Forum Mediolanum di Assago (MI) per assistere al concerto di una delle band che più ha consumato le pile del mio walkman da ragazzino cicciotto e sognatore.



I Simply Red dicono addio alle luci della ribalta con questo ultimo Farewell Tour. Per me era praticamente imperdibile.

Grazie mitici.

lunedì 1 novembre 2010

Na spadzada par Bunden 2010

E' finito ottobre, mese di pausa sportiva. Ricomincio a praticare attività fisica, con calma, ma di fretta perchè i coccodrilli li lascio pettinare a qualcun'altro. E così dal momento che la giornata e il meteo invitano a starsene all'aria aperta a fare sport decido di comune accordo con i sempregiovani Action e Pol di partecipare alla prestigiosissima gara podistica "na spadzada par Bunden 2010" giunta alla 19esima edizione.


POl e ACTION ne: "l'occhio della tigre pre gara"

Partenza ore 9.45 in punto, piove e c'è un bel caldo umido tipico della zona. Al polso destro il mio nuovo sfavillante Garmin Forerunner 310xt (bellissimo) al posto sinistro lo storico Polar S725. Partenza allegra nel centro cittadino poi curve e saliscendi lungo l'argine del Burana. Il programma per questo mio primo microciclo di assestamento prevede (da tabella del nuovo Coach):

Run1: 10km fl inserire dopo 3-4km 5-6 allunghi da 200m andatura a piacere.

Finiti i primi 4km si scende definitivamente dall'argine e favorito dalla discesa comincio il primo della mia serie di allunghi. Al terzo allungo comincio a sentire la fatica, i miei soci allegri allegri sono già duecento metri davanti. Fine della serie manca l'ultimo km rallento per defaticare un po'.
Tempo finale 45'20", non male dopo un mese di quasi totale stop da sport, ma che fatica riprendere.

Pacco gara con tanto di: sportina ecologica Coop in cotone, maglietta in cotone bianca commemorativa e due mini pampepati.

No il gatto è sempre il solito e non era nel pacco gara.

domenica 17 ottobre 2010

Marmellata dei nottambuli

Cosa ci fa una ricetta su un blog di sport?

Lasciate che vi spieghi. Sono quella che su questo blog viene definita ex-morosa –ex non nel senso che ci siamo lasciati, bensì che ci siamo sposati, per cui ora non sono più morosa, ma moglie!- e, non avendo un mio blog, ho chiesto ospitalità su Govotones per partecipare al contest InventaMela! di Arabafelice. Potevo anche farlo tramite e-mail, ma ho pensato che chissà, magari dal contatto tra questi due mondi, quello dei foodblogger e quello degli sportblogger, potrebbe anche nascere uno scambio interessante…

Per realizzare questa marmellata avrete bisogno di:

  • 1 kg di mele (sbucciate e senza torsolo)
  • 2 limoni non trattati
  • 700 g di zucchero
  • 1 tazza di caffè molto ristretto
  • 1 cucchiaino di cannella

Grattugiate la scorza dei limoni e spremetene il succo.

Tagliate le mele a fettine sottili.

Ponete le mele e lo zucchero in una pentola. Sceglietene una di dimensioni tali che vi consentano di riempirla non oltre la metà: eviterete così spruzzi e traboccamenti durante la cottura.

Irrorate con il succo dei limoni, mettete sul fuoco e portate ad ebollizione mescolando spesso.

Lasciate sobbollire per 5 minuti, poi unite il caffè, la scorza di limone e la cannella.

Continuate la cottura a fuoco moderato, fino a quando le mele saranno disfatte ed il composto avrà assunto un colore bruno-caramellato (ci vorrà circa un’ora), mescolando di tanto in tanto, più frequentemente nella fase finale.

Nel frattempo lavate con acqua bollente i vasetti (usate quelli appositi per confetture casalinghe) e le capsule (devono essere nuove), asciugate tutto accuratamente e ponete nel forno previamente scaldato a 100 gradi poi spento: in questo modo i contenitori si sterilizzeranno.

A cottura ultimata, riempite i vasetti con la confettura ancora bollente.


NOTE

  • Con queste dosi si ottengono due 2 vasetti da ½ kg e uno da 125 g
  • Provatela in abbinamento ad una pasta frolla morbida, per realizzare dei Cuor-di-mela casalinghi.


Ed è di nuovo DREAM TEAM

Con molto ritardo, e di questo mi scuso coi lettori (???), pubblico il post sul Campionato di Triathlon Sprint a Squadre dello scorso 3 ottobre.

Nulla posso aggiungere a quanto non sia già stato detto e perfettamente descritto da Bellabigo sul suo blog esattamente qui, se non un paio di highlight degni di nota.

I calzini pregara di Stefano:


I risciacqui col Listerin di Pol in vista della prossima visita odontoiatrica (Balderi controlla da dietro).


Le COMICHE: " 'speta che a son drè nir zò d'la biga" (un attimo che sto scendendo dalla bici).




Scusi signora si va di là? (corriamo tutti insieme...)


GNAMMMMMMMMMMMMMMM!!!


La stagione 2010 non poteva concludersi meglio. Grazie a tutti, g

venerdì 1 ottobre 2010

Foto RECCO 2010

Aggiungo un paio di foto di domenica scorsa.

partenza


immobil govo in uscita dalla T1

giovedì 30 settembre 2010

Recco: la più dura, la più bella

Ultimo triathlon olimpico della stagione 2010. Sono particolarmente affezionato a questo posto, per diversi motivi tutti di carattere personale.
Quest’anno purtroppo trasferta in solitaria. Parto con comodo da Roveleto alle 8 del mattino, la mattina è bellissima e fresca: il termometro dell’automobile segna una minima di ben 9° nel tratto di autostrada all’ombra delle montagne sulla A7 Milano-Genova.

Arrivo nella località ligure che mancano pochi minuti alle 10.00, ritiro il pacco gara e scatto la prima foto.

mare di prima mattina e surfista in lontananza

Ok, nella frazione di nuoto ci sarà da ballare un po’ di samba. E’ parere condiviso che da qui alle 12.45 l’onda può solo aumentare. Bene: sarà una nuotata epica.

Mi preparo con una calma che più calma non si può e nel frattempo arriva in loco anche Lucone direttamente da Ferrara.

Nel sistemare la bicicletta rompo inavvertitamente il contachilometri, pazienza. Finiti i preparativi mangio una barretta e mi dirigo verso la spiaggia per fare il bagnetto pre-gara. Adesso il mare è proprio mosso. Esco dall’acqua e vado al briefing pre-gara.

Mancano pochi minuti, entriamo in acqua e via che si parte. I primi 200m sono fantastici: due bracciate e via testa sott’acqua per infilarsi nelle onde che arrivano dal mare e che si infrangono a riva. Una volta al largo, si riesce a nuotare un po’ meglio. Le boe non si vedono, vabbè seguo il mucchio. Dondolo come un galleggiante da pesca in mezzo alle onde e noto con piacere che il mare è non è più sporco e pieno di alghe come in riva.
Esco con circa 10minuti di ritardo rispetto al mio standard, ma non sono ultimo anzi mi sembra di essere proprio in mezzo al gruppone.

Salgo in bici e via che pedalo. Il percorso ormai dovrei conoscerlo. Nel 2009 era un filo più corto, ma oggi le strade sono messe bene quindi giro completo (44km con un dislivello di circa 1000m). Pedalo bene in mezzo a un gruppetto di 4 persone tutte del club Savona triathlon, sono l’intruso… Arrivati a metà della prima salita verso colle Caprile sono davanti, vado via agile, ma i 4 non mi seguono. Scollino e via in discesa fino a Gattorna, vengo ri-sorpassato da i 4 liguri. Nei 5km di pianura successivi mi metto a velocità costante e recupero le posizioni perse in discesa, compresi i savonesi, stavolta è l’ultima e non ci vedremo più. Comincia la salita più impegnativa. Metto il rapporto agile e salgo come un trattorino. Sono in compagnia, neanche a farlo apposta da un triathtleta del PRO PIACENZA, ci diamo cambi regolari. Arrivati in cima, mi dice dai che è finita poi si fionda giù e dopo 5/6 tornanti non l’ho più visto.

Arrivo in zona cambio, stavolta ho le scarpe con gli elastici e DEVO assolutamente essere un fulmine. Vado per infilarmi le calze e, oppala: le trovo fradice poiché vi avevo buttato sopra la muta. Non entrano al primo colpo. Insomma anche stavolta tempo record in T2: 3 minuti abbondanti.

Cerco di correre meglio che posso in salita, ma che fatica. Arrivato a metà sono in stato di pitona “media” e mi passano tutti. Ultimo km e mi godo l’arrivo.

Ed ora è il momento tanto atteso delle troffie al pesto e della focaccia.

Recco: la più dura, la più bella, ma anche la più buona. Ci vediamo l'anno prossimo!

lunedì 30 agosto 2010

Sarnico 2010

Ieri ho preso parte al triathlon olimpico di Sarnico (BG). E' la seconda volta per me, la prima nel 2007. Partito alle 7:30 circa da Ferrara il manipolo di eroi cussini composto da: Mirco, Action, Ricky, Moreno e il sottoscritto approda in terra bergamasca alle 9:15. Caffettino nel bar del "bassotto", giurno non ho capito perchè lo chiamiamo così, e poi subito a recuperare i pettorali. Incrociamo Highlander Pol con famiglia al seguito. Sbrigati i preparativi (bici, allenstimento angolino in zona cambio), mi ritrovo in acqua pronto a partire. Si nuota per pochi metri in un canale poi si entra nel lago d'Iseo e si nuota tracciando un rettangolo in senso orario rientrando verso il punto di partenza. Il percorso quest'anno è, forse, lungo 1,5km (nel 2007 era molto più corto). Esco dall'acqua e fatico a levarmi la muta. Prendo la bici e via che parto: 10km abbondanti di pianura e poi si sale verso Parzanica, pedalo agile e vado su a sentimento. Rientro a Sarnico, cambio e comincio a correre sempre a sentimento. Faccio un pezzettino col mago Giorgi, un idolo. Una volta recuperata la borsa con gli indumenti/chiavi auto/cellulare etc., cosa non semplice e unico neo di questa bella gara, comincia la festa. Casoncelli e birra in gran quantità al pasta party. Conosco il couch di Pol e ritrovo Emix (grazie per la birra), Amedeo e altri. Facciamo un po' di baracca, un bel po'. Mi sono divertito alla grande, giornata di sole in un bel posto e con ottima compagnia. Prossimo appuntamento 26/09/2010 Recco (GE) un grande classico.



venerdì 27 agosto 2010

CPH ultime foto

Dopo la smetto, giuro.

Partiamo con la riesumazione del mitico CAS (cordino per arrivo sincronizzato). L'avevo conservato nel cassetto di casa e tenuto per l'occasione. E' lui, the original, e alla fine è servito, grazie Bigo.


Seconda foto scattata alla cena di lunedì nel classico ristorante danese: trattoria "La Vecchia Signora".


Grazie mille ad Ironfede e signora per la squisita compagnia. Spero di incontrarvi presto... no non vengo a Embrun.
E infine Sutki, la gatta siamese con i piedi bianchi (qui non si vedono, ma ci sono) in una delle sue tipiche pose riflessive in giardino. Ci ha fatto sentire un po' a casa nostra.


Fine

domenica 22 agosto 2010

Challenge Copenhagen 2010


Domenica 15 agosto 2010

Ore 4.25 suona la sveglia, fuori è ancora buio e non sembra piovere o almeno non come la sera prima. Chiara si sveglia con me, facciamo colazione poi praticamente ancora in pigiama prendo le mie ultime cose ed esco di casa verso la stazione della metro. Non c’è nessuno (ovvio) e comincia a fare luce, cammino in mezzo alla strada, lo so me la tiro, ma voglio sentirmi un po’ guerriero. Mentre faccio il biglietto in stazione appoggio la borraccia col biberone pre-gara sopra la macchinetta. Salgo sul treno e ovviamente il biberone rimane a terra. Ok, mi fermo alla stazione successiva retro-font a riprendere il biberone e di nuovo in direzione Amager. Questa volta sembra tutto ok, sono comodamente seduto e sorseggio il mio abominevole biberon. Mi si siede a fianco, giuro è vero, l’unica brutta figa della Danimarca. Informo immediatamente il mio compagno di avventure via sms che sta per salire sullo stesso treno. Mi troverà immediatamente, non può sbagliare. Non diciamo niente solo un sorriso d’intesa che poco dopo scoppia in risata.

Scendiamo in Amager Strandpark che manca poco alle 6, e comincia a piovigginare.
Sembra incredibile, ma l’ora a mezza che manca alla partenza passa velocissima e in men che non si dica ci ritroviamo sulla spiaggia con la muta allacciata, la cuffia in testa pronti per partire. Non ho visto Chiara. Per proteggermi dal freddo e dalle meduse mi sono preventivamente spalmato della vaselina su collo, fronte, mani e piedi. Indosso gli occhialini che…ovviamente sono belli unti anche loro, errore da non ripetere in futuro. Comincia il conto alla rovescia, mi giro saluto Pol:”ci vediamo dopo-in bocca al lupo - crepi il lupo”. Sirena e via che mi tuffo.


foto dal ponte (ChiaraN)

Non nuoto bene, non riesco a prendere il ritmo, un po’ di botte qua e là, ok quelle ci stanno però tra che non vedo niente in acqua perché è sporca, il cielo grigio che la rende ancora più nera, gli occhialini unti non è una delle partenze migliori. Prime boe e riesco un po’ a distendere la nuotata. Il percorso rettangolare prevede il passaggio sotto due ponti, ciascuno crea un po’ di ingorgo e relative botte. Per farla breve: tra che non sono mai riuscito a prendere bene il mio ritmo, tra che circa a ¾ di gara mi è venuto un crampo al polpaccio sinistro che mi ha fatto un po’ tribolare, non ho nuotato bene.
Esco dall’acqua guardo il cielo ed è ancora grigio, mi chiamano:”Gioviiiiiii”. Grande Chiara ce l’hai fatta, mi fermo per un bacio volante.

Ok Govo basta con queste fregnacce da finocchio, recupera la sacca e vatti a cambiare!

Entro nella tenda e mi siedo a fianco a una ragazza orientale. Via la muta, via il costume e pipino di fuori: oppala! Mi vesto da ciclista caccio tutto dentro la sacca, recupero la bici e via a pedalare.

Primi 7km agilissimi mentre mi mangio una barretta con calma e bevo dalla borraccia. Percorso iniziale di una decina di chilometri tutto cittadino con curve, ponti etc., molto bello. Sono contento si vede?

foto ufficale gara che non ho ancora acquistato (short arm)

Si pedala sul lungomare verso nord. Dopo una trentina di km si taglia verso l’entroterra ed è tutto un su e giù molto dolce per le campagne: si può fare della velocità. Rientro a Cope e fine dell’anellone da 85km da ripetere due volte con ultimo tratto in pavè. Siamo giustamente sfilacciati e si riesce a mantenere la distanza no draft, avanti ho un uomo con una Specializzed rossa e nera e con una sorta di K-Way allacciato che nei tratti controvento fa una vela mostruosa piuttosto inguardabile.

Il menù di oggi prevede:
panino A: prosciutto e Philadelphia nella tasca destra – seccato al 60esimo km;
panino B: prosciutto e Philadelphia nella tasca sinistra. – seccato al 120esimo.
Il meteo è migliorato, c’è il sole.
Ultimo pezzo in pavè, ci siamo comincio a sentire un gran vociare, è l’ora del secondo cambio. Il chilometraggio è preciso al metro. Scendo dalla bici e schiaccio il lap sull’orologio. Però…che gambina, adesso vediamo se ho fatto troppo l’asino oppure ne ho ancora per correre.

Recupero la mia sacca, solita tenda, solito cambio e solito nudismo a profusione. Esco dalla T2 e schiaccio di nuovo il crono. 7 ore esatte, oi vediamo come va a finire.

La maratona è bellissima, non c’è un metro senza tifo. Poco dopo il primo giro di boa incrocio un missile col body giallo-nero e gli urlo:”POOOOOL”, ci diamo il 5. Maial se va… Lungo il porto ci sono un sacco di navi militari, ci si passa a fianco. Non ci sono i km segnati, ma va bene lo stesso, corro a sensazione e mi levo il cardio perché fa troppa pressione sul petto e mi dà fastidio. Quando sento che sono stanco rallento e cerco di recuperare, quando sento che ne ho allungo appena appena il passo. Prima del secondo giro di boa ci sono un po’ di saliscendi non proprio comodissimi. Circa al ventesimo km Pol mi raggiunge, cerca di incitarmi a proseguire con lui, ma ha un passo troppo “aggressive” (poteva essere diverso?), amico sarà per la prossima volta, ma in questo momento sono in pitona pesa e a momenti non ti riconosco neanche. In mezzo a un casino di gente vedo Chiara che mi viene incontro sono al 28esimo, è al telefono con mio papà, dico “ciao” e poi “ultimo giro, ci vediamo fra un po’”. Ovviamente ora sono carico e la pitona se ne è andata. Mi ripeto più volte: “Govo corri bene”, probabilmente lo dico anche ad alta voce. Arrivo all’ultimo giro di boa e comincio ad allungare. Ultimi 4km mi sento bene, la gamba reagisce. Salto l’ultimo ristoro (scusa coach) ed entro nell’area della finish line.

foto arrivo 1 dalla tribuna (ChiaraN)

C’è un tifo pazzesco, mai visto una cosa simile. Sono carico come una mina. Ultimi 5 metri alzo le braccia al cielo e caccio un urlo liberatorio più forte che riesco.

foto arrivo 2 dalla tribuna (ChiaraN)

Mi danno un asciugamano, vedo Pol con le braccia alzate che mi dice:”prendi la medaglia, prendi la medaglia”. Mi giro verso i volontari e dico “datemi un asciugamano barboni”, “no la medaglia, imbambì, l’asciugamano ce l’hai già”. “Si è vero, datemi la mia medaglia”. E infine un abbraccio d’Amicizia vera e con la A maiuscola che conclude questa bella avventura.

Recuperati armi e bagagli esco dall’area atleti e vedo finalmente, la mia ex… ma si dai, mia moglie e mi sa che ci commoviamo per l’ennesima volta, baci e abbracci a profusione anche qui.
Al rientro verso casa con la metro mi siedo e guardando a terra di fronte a me vedo una bici, una Specializzed rossa e nera. Alzo gli occhi: beh mo è il tipo del K-Way con moglie e figlio al seguito, scenderà dal treno appena una fermata prima di noi. Facciamo immediatamente due chiacchiere e ci lasciamo con la promessa di rivederci nei giorni successivi a cena. Grandissimo!
Alla fine devo ringraziare tutti quelli che nei giorni precedenti mi hanno fatto gli auguri con un sincero "in bocca la lupo" e mi hanno detto di godermi la gara. Si, me la sono divertita tutta tutta dalla prima bracciata all'ultimo passo di corsa: grazie davvero. Questo secondo ironman o triathlon long distance che dir si voglia mi ha insegnato molte cose.
Ah, dimenticavo una considerazione importante: certo è che con tutti questi baci, abbracci etc. è proprio vero che l'ironman è roba da finocchi...e in ultimo aggiungo che mi spiace smentire una mia dichiarazione di alcune settimane fa e che è stata addirittura filmata, ma NO, non è l'ultimo.
Ciaoooooooooooo,
g

martedì 17 agosto 2010

Meno uno


Sabato 14 agosto 2010

Sveglia di buon’ora, colazione a base di dolcetti danesi al cardamomo e caffè. Ci siamo: adesso si tratta solo di aprire la bara contente la bicicletta e rimettere insieme i pezzi nel verso e nell’ordine corretto. Ho tempo fino alle 16 dopodiché ho il bike check in T1.

Dopo circa un’oretta concludo l’operazione. Tutto sembra in ordine. Mi chiedo solo quale sarà il pezzo a staccarsi per primo e dopo quanti km…

A pranzo ci raggiunge Pol: pasta al pomodoro e hamburger. Amico, levati le scarpe che fuori piove: “si, ok ”. A fine pranzo inciampa in un gradino di casa a piede nudo. Vengo accusato di avvelenamento (pranzo) e di aver preparato la trappola per azzopparlo il giorno prima della gara. Sarà così?

Intanto fuori diluvia forte.

Ore 16: non posso più aspettare, prendo la metro e vado alla consegna delle sacche con gli indumenti e della bicicletta.

look 486 sulla linea M2 con portaborraccia multiuso

Arrivato in Amager Strandpark mi si presenta davanti una scena quasi apocalittica. Direi che le foto parlano da sole. Mi danno un telo di plastica per coprire la bici e tanti saluti.



Lego la sacca con gli indumenti bike alla rastrelliera con uno spago giallo…si inzupperà di acqua per tutta la notte. Metto la sacca run su un camion e incrocio le dita con la speranza di ritrovare tutto in ordine in T2.



Torno a casa completamente fradicio: pantaloni, giubbino, scarpe, tutto.
Fortunatamente una serata in piena atmosfera hyggelig riesce a distendermi e a riscaldarmi in vista del giorno dopo. Pioverà, non pioverà? Ci penserò quando sarà ora, tanto ho la barba che mi protegge.

Verso CPH

Venerdì 13 Agosto 2010

Partiti dal loculo di Roveleto(PC) alle 7.15 in pacca ChiaraN ed io raggiungiamo l’aeroporto di Malpensa alle 9:00; sbrigate le procedure di imbarco dei bagagli e soprattutto della bici, mentre cerchiamo l’ingresso al nostro gate incontriamo NIENTEPOPODIMENOCHE Gennaro “Ringhio” Gattuso, che in tuta nera Emirates e Ray Ban a goccia firma autografi a destra e a manca. Il giocatore famoso per la sua tenacia non può che essere di buon auspicio.

Questo giro si vola con Easy Jet. Direi che più o meno siamo allo stesso livello di Raynair; forse il personale di volo (ma non so se sia stato un caso) ci è sembrato un tantino meglio.

Atterrati nella capitale danese, ritirati i bagagli e la bicicletta - confesso che ero preoccupato- pranzo easy in aeroporto con panini al salmone affumicato, che del resto se non è buono qui non è buono da nessuna parte, e varie… sorpresina: du panini e du cocacole TRENTA euri.

Prendiamo la metro per raggiungere casa. Arrivati a destinazione veniamo accolti da Anne e Walter alla grandissima: sono una coppia formidabile e… seconda sorpresa della giornata… Walter è musicista, musicista Gipsy Jazz. Questo è il suo sito.

Rapidamente metto la muta nello zaino e mi dirigo all’Ironman Park per sbrigare il ritiro del pettorale, incontrarmi con Pol e di seguito andare ad Amager Strandpark per fare una nuotatina. Conosco, ed è un piacere, Federico (Ironfede).

Arrivato alla spiaggia socializzo con due ragazzi francesi, facciamo il bagno giusto per sentire se l’acqua è così fredda come si pensa e se ci sono le annunciate meduse. Per queste ultime ho già fatto pratica a Levanzo con qualche punturina qua e là, ma soprattutto mi sono fatto crescere una bella barbazza lunga lunga. E invece no: si sta bene, niente onde e temperatura buona (bella fresca), l'acqua è solo sporca. Uscendo mi taglio benino un alluce con una conchiglia: direi ottimo. E le meduse? Vabbè la barba la tengo lo stesso.

Rientro a Copenhagen e finalmente mi incontro con la ex-morosa per andare al pasta party.
Fatto il pieno di pastazza cotta e cucinata alla straniera, passeggiata per il centro dove, dal momento che alla cena mancavano i dolci, ci prendiamo un mistico “belgium waffeln” con gelato morbido alla panna.

mercoledì 11 agosto 2010

10 agosto 2010 una bellissima serata

Grazie di cuore agli ospiti, organizzatori, cuochi, partecipanti, tutto, tutti!

lunedì 9 agosto 2010

Sensazioni di corsa

Fiatone in salita, rumore forte dei passi in discesa, fra sassi, radici e cespugli. Parto dalla casetta alle 19:15 per la mia corsetta serale, arrivo al faro e torno indietro poi imbocco il sentiero che porta alla grotta, si sale, si scende in picchiata e poi ritorno in direzione faro. Di nuovo dietro front, tutto a sensazione cerco di mantenere un passo che mi permetta di correre bene e in armonia col paesaggio senza forzare, e senza sembrare immobile. Decido che è l'ultimo giro e che basta così.

Sopra la scogliera della grotta del genovese mi sono fermato a guardare il mare.


Ultima corsa a Levanzo, l'isola.

lunedì 2 agosto 2010

RYANAIR = VIETATO DORMIRE

Stamattina il volo delle 6:50 (orario che O si va a correre O si dorme)
di Ryanair da Bologna a Trapani si conferma puntualissimo, anzi ben 15 minuti di anticipo sulla tabella di marcia. E PER FORTUNA perchè mi hanno scassato i cabbasisi (per dirla alla sicula) con annunci ogni 10 minuti che non ne potevo più. Servizio bar, servizio shop duty free, simpatica lotteria a premi, vendita schede telefoniche, vendita oggettistica di vario tipo della compagnia aerea, vendita orologi... eeeeeeeeee basta che due scatole. Non ero neanche l'unico malmostoso che voleva pisolare in aereo, ma è proprio necessario?

Ok, fine delle lamentele.

Ieri in compenso un ottimo ultimo combinato in compagnia dei soliti: Action, Bigo, IronPol, donna sconosciuta in MTB e uomo sconosciuto senza casco con bdc.
Corsa in sollitaria lungo la ciclabile di Francolino, 10km in progressione piuttosto assetato, ma non di km, avevo proprio sete.

Da oggi si nuota in mare e si corre su sentieri aspri e bruciati dal sole.

venerdì 30 luglio 2010

In Danimarca danno i numeri

Eeeeh qui non si scherza più:
  • govo: 1062;
  • Super IronPol: 1183.

E come mi facevano giustamente notare stamattina saremo:

divisi al check-in bike sabato pomeriggio:

15.30 - 17.00 Bike Check in, atlete 551 to 1100
17.00 - 18.30 Bike Check in, atlete 1101 to 1800+

ma vicini vicini alla partenza.....

group 5 7.35 swim cap red: start numbers 1000 - 1299

E all'arrivo?

UDIO UDIO AG SEN DENTAR!!!

giovedì 29 luglio 2010

Grazie agli amici de "La carica di 101"

9 mesi, 260 giorni circa etc. etc. oggi è andata in onda l'ultima puntata in diretta di "La carica di 101". Programma che mi tiene compagnia tutte le mattine mentre faccio colazione. Torno da correre, quando ci vado e accendo la radio, mi sveglio in coma, quasi sempre e accendo la radio...fanno piegare dal ridere tra le 101 minchiate che sparano, le 101 imitazioni di personaggi famosi e/o caratterstici me la rido da solo come un ebete tra una fetta biscottata e un sorso di caffè. Cito in ordine sparso le imitazioni più spassose: Silvano da Marcherio, Vittorio Emanuele di Savoia, Al Bano, il listolatole cinese, Emilio Fede (questo fa pisciare addosso dal ridere, ma anche quello vero...), Vanna Marchi e tanti altri.


Domani ci sarà il meglio di questo 2010. Il programma riprenderà a settembre.

Ciao Cavallone, Sironi, Militello e Sara!

"Quando son solo in casa

e solo devo restare

per finire un lavoro

o perchè ho il raffreddore.
C'è qualcosa di molto facile
che io posso fare:
è accendere la radio e mettermi ad ascoltare.

Amo la radio perchè arriva dalla gente
entra nelle case, ti parla direttamente.
E se una radio e libera ma libera veramente.
Mi piace anche di più perchè libera la mente.

Con la radio si può scrivere
leggere o cucinare.
Non c'è da stare immobili seduti lì a guardare.
E forse è proprio questo che me la fa preferire:
e che con la radio non si smette di pensare.

Amo la radio perchè arriva dalla gente
entra nelle case, ti parla direttamente.
E se una radio e libera ma libera veramente.
Mi piace anche di più perchè libera la mente." (E. Finardi - SUGO 1976)

lunedì 26 luglio 2010

25 Luglio - Last Volano Day

Ormai questa foto sta già facendo il giro del mondo.


E' andata bene. Partenza 7:30 da casa, passo a prendere in quel di Malbo un sempreinforma Actionman che impone subito un ritmo brillante. Arrivati alla Canottieri recuperiamo CancellaraBigo, giriamo le "spicciole" e prendiamo la direzione del mare. Actionman si lascia scappare qualche dichiarazione che al momento non posso e non voglio rendere pubblica, ma me la ricordo bene... OOOI se me la ricordo bene!
Un dubbio mi attanaglia per tutto il tragitto in bici? "Ma ci sarà il pranzo nella borsa termica? Boh, al massimo è la volta buona che mi prendo il fritto misto".
All'altezza di Denore incrociamo un individuo aggressivo e performante come non mai che non parla, ringhia e abbaia agli automobilisti, AggressivCopenPol. Niente il quartetto sfreccia in direzione tresigallo, mi metto in testa al gruppo quando sento nelle retrovie qualcuno dire: "ve l'ho detto che ieri ho fatto 32km a 4'40'' di media?". Non so perchè, ma rallento e mi metto buono buono. Arrivati a Final di Rero Actionman ci lascia e torna a casa. CancellaraBigo che era preoccupato per la distanza da coprire si mette in testa e tira tira TIRA ai 37km/h fino al mare... dice: "ho fretta perchè non vedo l'ora di vederti correre...". Invento una variante circolare nei pressi di Volano per abbassare la media che mi sembra troppo allegra. Fra gli improperi dei partecipanti arriviamo in pineta dove CARRAMBA che piacevole sorpresa il puntino della mia exmorosa non è al sole, ma all'ombra: che storia. Mi cambio, metto la bici in macchina, faccio "do ciacar" con gli amici secondo la strategia ironman suggerita dal mio goach e comincio a correre.
Parto con nelle orecchie la vocina di Pol che mi dice:"GOVO per una volta dammi retta, parti piano e cerca di finire in progressione". Va bene, dai! Oh non so, il fresco, l'arietta, la vocina, "i do ciacar...", parto piano e finisco in progressione e bene anche.
Giornata in spiaggia con pic nic e pranzo safe malgrado le preoccupazioni. Si il pranzo c'era.
Manca poco dai dai!!!

giovedì 15 luglio 2010

15 Luglio

Un mese, un mese e poi ci si striga la bazza!

giovedì 8 luglio 2010

E anche la prova foratura è fatta

Mercoledì, come si suol dire si ammazza la settimana. Parto dal mio loculo di Roveleto sono le 17.50. In programma più o meno lo stesso chilometraggio di domenica ma questa volta mi impongo un percorso circolare con scollinamento anzichè il solito avanti e indietro. Tutto fila liscio e sono in tabella di marcia per tornare a casa ad orario decente. Passo la località di Morfasso e inizio l'ultima salita. Mancano circa 2km poi è fatta, nell'Ipod la playlist dei Credence Clearwater Revival confezionata appositamente da un amico.




Ed esattamente nel punto indicato dalla freccia rossa sul percorso: PSSSSSSSSSSSSSSHHHHHHH! Buco il pneumatico posteriore. Bene, più lontano da casa di così non potevo essere. Sono esattamente le 19.42. Vabbè pazienza! Armato di buona volontà cambio la camera d'aria e CARRAMBA che sorpresa ho le bombolette, ma non ho con me la valvola per usarle, è nell'altra bici. Per fortuna però la mitica Basso Viper è una "bici di una volta" di quelle con la pompetta incastrata a lato del cannone. Hop Hop, gonfio come posso la ruota, così faccio anche un po' di braccia e riparto, sono le 19.52... praticamente un tempo da T2 veloce :-)...



Scollino e discesone. Mangio una fetta biscottata, e intanto penso che la semifinale della coppa del mondo Germania-Spagna è iniziata e mi spiego perchè per strada non c'è più nessuno e sono solo.


Arrivo a casa alle 21.00, fortuna che è estate e c'è ancora luce. Allora i buoni propositi sono: camera d'aria di scorta nuova, valvola da tenere anche su questa bici e fanale. E se mi preparassi per un randonee? Boh...

lunedì 5 luglio 2010

5 luglio: Reverse Brick!

Ecco cosa ho fatto: un reverse brick! Guarda un po' come si chiama...

Week end piacentino dettato dalle circostanze (caldo, estrazione del 26, notte bianca etc.), quindi sabato lungo in bici in giro per le colline a seguire pic nic culturale presso le antiche rovine di Veleia e domenica appuntamento clou a Vigolo Marchese per la celeberrima marcia Avis.

Come previsto dal calendario Piacenza Marce partenza compresa fra le 7.30 e le 8.30 del mattino. Bene, reduci dalla notte bianca a Fiorenzuola dove si è danzato a ritmo di ROCK and ROLL con i fantastici Monorays (ho fin visto il contrabbasso fare la piroetta)...suona la sveglia, presto, giusto una fetta biscottata e un caffè e via si parte per la vicina Vigolo. Arrivati in loco e sbrigate le prime pratiche mi metto d'accordo con la mia ex (ChiaraN) lei farà la 10km con tanto di Ipod e io opto per i 20km. Ciao ciao e via che si parte ognuno col proprio passo. Arrivo al primo ristoro bevo un tea e riparto. Il percorso è bellissimo tutto in mezzo ai campi e le colline, tutti i ristori sono allestiti all'interno di aziende vinicole. Pianura zero! Secondo ristoro e altro tea questa volta con una fettina di limone, vedo un cane bernese (il mio preferito), e riparto. Discesone in picchiata verso la strada della val Chiavenna, qui i percorsi si dividono e confemo la mia inenzione di fare i 20km. Vabbè un km di asfalto e di nuovo in mezzo al bosco su un sentierino in STRASALITA verso la località Magnarelli. Arrivo al ristoro/controllo e mi sento dire:"aaa la aspettavamo", a guardi anche io non vedevo l'ora di arrivare qui, mi da un goccio di vino? No via un bicchiere d'acqua con questo caldo va benissimo. Riparto e ultima fatica in salita per raggiungere Cereto. Dopodichè sarà tutta discesa. Arrivato al campo sportivo, mi ingosso di torta di Vigolo al cioccolato! Non pago mi compro anche un paio di scarpe da corsa Asics.

Nel tardo pomeriggio allenamento in bicicletta. Roveleto di Cadeo, tutta la val Chero su fino a Guselli discesa a Morfasso e ritorno. Ecco la mappa:

e il profilo altimetrico.


Gran finale alla Festa Latina di Roveleto di Cadeo, grigliata di carne, patate fritte in abbondanza e birra. Comunque è molto, ma molto meglio la festa della birra organizzata dai Bikers.

Oggi ho male alle gambe!

lunedì 28 giugno 2010

Casa-Volano e "hop hop" in pineta

Bella domenica al mare con num. 2 Chiara (N e G) e num. 1 Bellabigo.

Parto da casa in bici di buon ora in compagnia di Bellabigo, direzione lido di Volano.
Questa volta il vento soffia contrario per quasi tutto il tragitto, pazienza. Pedialiamo tranquilli fino a Massafiscaglia, mangio una barrettina, "speciale", dopodichè decidiamo di allungare un po' il passo.
61km tondi tondi. Arrivato al mare carico la bici in macchina e hop hop via di corsa in pineta.
Corro pianissimo, ma rilassato. Bigo mi terrà compagnia per 7km abbondanti. Inizialmente non ho buone sensazioni, ma dopo una mezz'oretta tutto si sistema inspiegabilmente. Non aumento la velocità, ma non la diminuisco nemmeno. Chiudo poco più di 20km che quasi quasi non ci credo.
Ad aspettarmi sotto l'ombrellone oltre ai partecipanti sopracitati borsa termica e uno strepitoso frigo bar da campeggio di proprietà BB del peso di qualche decina di kg, ma pieno di coca, acqua e 7up: BLURP. Passeggiata alla ricerca della vuvuzela, ma niente da fare l'unica disponibile è troppo cara e troppo poco colorata, in compenso il canotto a forma di aereoplano è bellissimo... vabbè ci pensiamo grazie.

Infine, ringrazio sentitamente le ferrovie dello stato per avermi dato la possibilità di effettuare un viaggio che di solito dura 90 minuti, in 180. Il tutto senza dover aggiungere un centesimo di più.

giovedì 24 giugno 2010

Adoro i pazzi invasati con body da tri, in posizione sulla TT

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<<...Valorizzare e promuovere lo sport significa stare meglio (fisicamente e moralmente) con noi stessi e con gli altri, contribuire a creare un’identità equilibrata, considerare pertanto l’attività sportiva come strumento di benessere volto a migliorare la qualità della vita personale, collettiva e sociale.

Lo sport è un diritto per tutti i cittadini, poiché conserva, anche nelle espressioni agonistiche più alte, il carattere di confronto leale e gioioso, di incontro e rapporto amichevole; la vittoria e la sconfitta fanno parte della vita di tutti noi e quindi bisogna saper vincere senza arroganza e perdere senza risentimento e rancori; più che mai in questi tempi lo sport deve cooperare efficacemente ad affermare una cultura di pace, con l’avvicinamento tra popoli e col dialogo tra nazioni.

Carta del Fair Play:

  1. Fare di ogni incontro sportivo, indipendentemente dalla posta e dalla virilità della competizione, un momento privilegiato, una specie di festa;
  2. Conformarmi alle regole e allo spirito dello sport praticato;
  3. Rispettare i miei avversari come me stesso;
  4. Accettare le decisioni degli arbitri o dei giudici sportivi, sapendo che, come me, hanno diritto all’errore, ma fanno tutto il possibile per non commetterlo;
  5. Evitare le cattiverie e le aggressioni nei miei atti, le mie parole o i miei scritti;
  6. Non usare artifici o inganni per ottenere il successo;
  7. Rimanere degno nella vittoria, così come nella sconfitta;
  8. Aiutare chiunque con la mia presenza, la mia esperienza e la mia comprensione;
  9. Portare aiuto a ogni sportivo ferito o la cui vita sia in pericolo;
  10. Essere un vero ambasciatore dello sport, aiutando e far rispettare intorno a me i principi suddetti....>>

E tu "BORGY BOY", non solo ti accodi...

53km pochi, ma buoni!


Martedì 22/06 allegra sbiciclata col sempreinforma Mario a Pedali.
Partenza ore 18 dal parcheggino di Vigolo (oramai diventato un classico) e via in direzione val Chiavenna. Fino a qui niente di nuovo, arrivati al bivio della chiesettina bianca puntiamo le "spicciole" in direzione Parco Provinciale. Saliamo fino a Costa Rustigazzio poi svoltiamo a destra verso la cima. Cerco di salire con passo regolare senza esagerare mentre il mio compagno d'avventure, "hop hop" che fa le sue belle SFR. Arriviamo in cima, quota 953msl, pini e odore di bosco di montagna: bellissimo!

Discesa ripida fino al
San Michele e poi giù per la Val Chero. Al bivio per Antognano ultima fatica, saliamo fino al monastero e poi ritorno in Val Chiavenna.

Ecco la mappa del percorso


e il "timido" profilo altimetrico

Bel giro!

lunedì 21 giugno 2010

Gita al mare


Con una settimana di ritardo posto la foto dell'allegra sbiciclata al mare (13/06/2010)



lunedì 7 giugno 2010

Mavic sound: una garanzia

Ebbene il marchio francese non smentisce la sua fama. Anche le mie Cosmic hanno cominciato a tintinnare. Fenomeno frequente in casa Mavic, infatti succede lo stesso anche al Mario a pedali e al Pozzo con le loro Ksyrium. Basta alzarsi sui pedali per rilanciare e: TIN.
Bene bene,cominciavo a preoccuparmi e poi almeno mi tengono compagnia. Fatti i compitini del week end!

giovedì 3 giugno 2010

Maggio su coraggio (è finito)

Sportivamente parlando maggio non è stato un bel mese. Secondo i piani doveva essere il mese del cambio di marcia e invece vuoi per una cosa vuoi per un altra è stato esattamente l'opposto. Oh si, il cambio di marcia c'è stato, ma all'indietro. In assoluto è stato il mese nel quale mi sono allenato meno in tutto il 2010: 88km a piedi, 196 in bici e 6,5 a nuoto, DISASTER! Vabbè pazienza. Giugno ricomincio ("cum grano salis") e sarà quel che sarà.

Ma basta con queste lamentele!

Martedì corsa in pineta al Lido di Volano e mercoledì un po' di ore sulla sella della "spicciola", con qualche lieve conseguenza al "didietro" non più avvezzo al sellino "fi'zi:k Arione". Go ahead!

Posto tre fotine da Jakarta!


ciao,
g.