lunedì 28 aprile 2008
Gatti animali abitudinari, siamo proprio sicuri?
giovedì 24 aprile 2008
Porta fortuna?
beh allora oggi mi aspetto una GRAN GIORNATA, dal momento che quella che ho pestato stamane era di dimensioni enormi!
lunedì 21 aprile 2008
GF dei vini e dei sapori: i romagnoli ne sanno!
Mi era stato più volte consigliato di prendere parte a una di queste manifestazioni e devo dire che adesso mi sento di consigliarle anche io.
E così mi sono ritrovato a partire dalla piazza principale di Russi (RA) ieri mattina alle ore 7.46 per la gran fondo dei vini e dei sapori organizzata dalla polisportiva Bertold Brecht.
Partenza alla francese insieme agli audaci e ormai famosi “giovani” della Ferrara–Bolzano (al via il prossimo sabato 26 Aprile): Piero, Mole, Giona, Simone, Tobia.
Il gruppo di amici veniva completato anche da: Pol, Ricky, Max, Betta, Paolone, Andrea e FiorAlbe.
L’atmosfera è festosa e tutto lascia intendere che sarà una giornata all’insegna del divertimento.
E infatti dopo neanche 40km siamo già fermi al primo ristoro. Ne approfitto anche per girare i bloccaggi delle ruote che come mi è stato sapientemente fatto notare da Mole hanno un verso e io da furbone li avevo chiusi esattamente al contrario, bullandomi di averlo fatto furbamente per questioni di comodità.
Ripartiamo e neanche a farlo apposta dopo altri 20km siamo di nuovo fermi al secondo ristoro a riempirci la pancia (panino al prosciutto e coca cola per il govo). Beh direi che abbiamo interpretato alla stragrande la cosa…e infatti si chiama “strada dei vini e dei sapori” mica per niente.
Di nuovo in sella e arriviamo a Predappio, e qui, sempre il buon Mole mi fa notare che se volevo girare per il percorso medio era troppo tardi. Ok, vai per il lungo… ma si dai più km più ristori.
Trainato dalla locomotiva Birds Brothers arrivo in località Premilcuore dove si attacca la salita più impegnativa della giornata: circa 5.2km pendenza media 7.5%, qui i dettagli.
Dopo poche centinaia di metri capisco che il passo dei giovani non è il mio, e dal momento che la strada da fare è ancora “tanticchia” dico loro di sorridere, scatto foto, e salgo al mio passo.
Ci vedremo in cima.
A circa metà salita incontro il Ghirba in panne per problemi al cambio. Mi fermo, mi sporco anche io le mani (di più non ho saputo fare data la mia perizia meccanica) guardo lui che traffica con ruota, mozzo, catena, ingranaggi, poi quando tutto sembra a posto e riparto.
Arrivati in cima mi ricongiungo al gruppo, altro ristoro (panini, dolci ecc) e via una bella discesa fino a Rocca San Casciano. Ultima salitella fino a monte maggiore e poi tutta discesa/pianura per ritornare a Russi.
Al km 118 foro la ruota posteriore (sfiga nera). E qui devo solo ringraziare i “giovani” per l’assoluta cortesia di essersi fermati con me per cambiare la camera d’aria. Ripartiamo, tutto sembra in ordine, ma Giona e Mole si fermano a sostegno di Tobia che per un brutto mal di testa decide (sapientemente) di non forzare il passo. Proseguo assieme a Simone, la Betta e qualche altro ciclista. A 15km dall’arrivo anche Simone fora, lui però l’anteriore (ma cosa diavolo c’era sull’asfalto?). Ci fermiamo in cima a un cavalcavia a per cambiare la camera d’aria e vediamo un po’ di gruppi sfilare, tra cui Max e il Ghirba.
Bene pochi chilometri ed eccoci arrivati in piazza a Russi.
E qui giù di pasta party!!!
E il govo prende nell’ordine:
tortellini al ragu (buoni, non quelli che danno di solito ai pasta party alle podistiche);
piatto con piadina, salsiccia e patate fritte.
Il tutto annaffiato con un buon sangiovese direttamente dalla damigiana: vamolà!
giovedì 17 aprile 2008
Juno
Ieri sera(16/04) in compagnia di due mitici "outsiders" come me, Antonello e Luciano, sono stato al cinema a vedere "Juno".
Alla fine devo dire che il film è stato di molto al di sopra delle aspettative.
La storia resta brillante per tutti i 90 minuti di proiezione e non mancano situazioni e battute divertenti.
Bella la colonna sonora a metà strada fra pop, rock, grunge e che ben si incastra nella scenografia.
Alcuni nomi: The Kinks, Buddy Holly, Kimya Dawson, Velvet Underground, Ellen Page & Michael Cera Buddy.
La trama:
Juno, adolescente schietta e onesta, affronta l'indesiderata gravidanza con la stessa franchezza di ogni giorno.
Così, con l'aiuto dell'amica del cuore,Leah, trova la coppia ideale a cui affidare il bambino.Alla fine la coppia perfetta si sgretola, ma Juno matura e si fidanza col padre del bebè, il suo migliore amico Paulie Bleeker.
Qui il trailer.
venerdì 11 aprile 2008
e il MEGATHLON?
- 2.5km swim;
- 26km inline skate;
- 53km Radfahren (credo sia bici da corsa);
- 38km Mountain Bike;
- 10,5km Run.
Avanti con le adesioni....
mercoledì 9 aprile 2008
Biathlon: aspettaci che arriviamo!!!
Arriverà il giorno che proveremo anche noi!
C'è troppa, TROPPA curiosità...
Il piano di battaglia è già stato sommariamente steso.
Il primo passo sarà quello di recuperare dalla soffitta i vecchi sci da fondo del '32 che al momento sono impegati nella difficoltosa seppur utile attività di "appendi abiti".
Poi sarà la volta dell'abbigliamento. Tutto in rigorosa "flanellona" vintage.Per il fucile il compito è già più arduo, ma se fosse tutto facile che gusto ci sarebbe?
Si, il 2009 ha già il suo obiettivo!
venerdì 4 aprile 2008
Tre chitarre nella storia
Correva l’anno 1991 quando comprai questo album.
All’epoca possedevo un normalissimo impianto stereo della Sony, niente Hi-End, molto semplice e senza tante “pugnette” da audiofilo che mi sono venute col tempo, altri tempi.
Arrivato a casa, non credevo alle mie orecchie, tutte quelle note “mitraglite” (il termine è quanto mai azzeccato)con una chitarra, ma era possibile?
Andiamo con ordine e vediamo come si sono evolute le cose.
Tra il 1979 e il 1980 Paco de Lucia, John Mc.Laughlin e Larry Coryell si trovava in tournee in Europa alle prese con l’embrione del progetto “Guitar Trio”.
Risultato di questo primo esperimento fu il disco “Castro Marin” a catalogo nella discografia di Paco de Lucia.
Paco de Lucia: il più celebre e talentuoso chitarrista flamenco della seconda metà del ‘900. Tutt’ora re indiscusso del genere e solista ineguagliabile.
John McLaughlin: già collaboratore di Miles Davis nel periodo di Bitches Brew , autore in proprio e leader della Mahavisnu Orchestra, in perfetto equilibrio fra jazz/fusion, hard rock e tradizione indiana.
Larry Coryell: texano, iniziò a formare propri gruppi nel 1969, nell'allora dominante stile di blues rock psichedelico influenzato da Jimi Hendrix, per poi avvicinarsi in Spaces a John McLaughlin, Billy Cobham, Chick Corea e al futuro bassista dei Weather Report Miroslav Vitous.
In seguito a una serie di accordi saltati e malintesi fra la Columbia Records e Larry Coryell, alle prese con un periodo non fortunato dovuto al consumo eccessivo di droghe e alcool, il progetto non decollò definitivamente, e così alla fine del ’80 la sedia sul palco del Warfield Theatre venne occupata dal celebre virtuoso italo-americano nonché giovane allievo dello stesso Coryell: Al di Meola.
Al Di Meola, da sempre abituato a mescolare generi e stili (dai Beatles al Tango Argentino, alla World Music). Allievo dell’allora precursore della fusion music Larry Coryell, Di Meola nel 1974 venne arruolato da Chick Corea per formare insieme a Stanley Clarke e Lenny White i "Return Of Forever" un'esprerienza breve per quanto di seminale importanza.
Tornando al 1980:
Friday night in San Francisco è stato registrato al Warfield Theatre venerdì 5 di dicembre del 1980 ed è il risultato di questo fortunato incontro.
Il disco è strabiliante(bisogna sempre tener ben presente il periodo storico) e l'intesa tra i tre risulta assolutamente perfetta.
Di Meola, McLaughlin e De Lucia tecnicamente hanno tutto: velocità, destrezza, ritmo e molta leziosità.
“Friday night in San Francisco” più che un album di musica è un esercizio stilistico, questi tre signori mostrano al pubblico cosa si può fare con tre chitarre.
40 minuti di virtuosismo puro, è chiaro che la musicalità ne ha parecchio risentito, ma erano altri tempi, e inoltre c’è da dire che questo disco ha portato all’orecchio del grande pubblico un genere che altrimenti non sarebbe mai uscito dalla sua ristretta nicchia di affezionati, e in questo probabilmente resta la sua grandezza.
I brani:
1 .Mediterranean Sundance/Rio Ancho
2. Short Tales of the Black Forest
3. Frevo Rasgado
4. Fantasia Suite
5. Guardian Angel (studio)
Personalmente Frevo Rasgado è rimane secondo me la più coinvolgente e quella che preferisco, unita ovviamente alla notissima Mediterranean Sundance che ha un sapore veramente originale, ci vogliono dieci note dell’arpeggio iniziale per identificarla all’istante.
Negli anni a seguire i tre chitarristi seguiranno strade artistiche differenti.
Nel 1996, esattamente quindici anni dopo, probabilmente per le troppe insistenze delle major discografiche, o dei fans o delle riviste specializzate, che con interviste (tutte uguali) continuavano a chiedere ai tre se mai ci sarebbe stato una reunion, o più semplicemente perché era ora di farlo la reunion c’è stata.
La risposta dei tre mattatori della sei corde è arrivata forte e chiara, e per di più con la ciliegina sulla torta.
Se FDNSF si prestava benissimo a critiche negative per il troppo frullare di note veloci, questa volta di vera musica si tratta.
L'album riporta semplicemente i nomi dei tre artisti sulla copertina mantenendo gli stessi colori del precedentemente album, e una grafica, che seppur modificata, dichiara esplicitamente la sua origine.
Tecnica e musicalità si sposano magnificamente e danno spazio ad una creatività e a un gusto d'eccezione.
1. La Estiba
2. Beyond The Mirage
3. Midsummer Night
4. Manha De Carnaval
5. Letter From India
6. Espiritu
7. Le Monastère Dans Les Montagnes
8. Azzura
9. Cardeosa
La presa sonora è delle migliori, i suoni delle chitarre sono ben presenti e centrati.
Si passa da brani con fortissime influenze della tradizione spagnola, La Estiba, a atmosfere morbide, quasi Gerswiniane in Manha da Carnaval.
La cosa che credo valga la pena di notare è la continuità che volontariamente o involontariamente è stata data a questo progetto.
Se il primo disco non si può NON avere mai sentito, neanche per sbaglio o solo per dire: "senti cosa fanno quelli li..." anche se alla lunga poi può risultare stancante, il secondo è sicuramente più adatto a un pubblico più vasto e sicuramente più ascoltabile a prescindere dall’interesse verso la padronanza tecnica o la speccolarità dell’esecuzione.
Ciao alla prossima,
g.
mercoledì 2 aprile 2008
Un gran bel pesce d'Aprile
Metti che quasi per gioco qualcuno ti dice all’ultimo momento: ”e se ci trovassimo martedì pomeriggio per fare un bel giro in collina dalle tue parti?”.
È evidente che siamo tutti dei gran lavoratori…
Metti che la risposta poi sia: “mo si dai, ci penso un attimino(3ns), poi ti so dire”.
Metti poi che il meteo è favorevole e al lavoro non si presentano particolari impedimenti (leggasi pure nessuno scassa la minchia).
Allora presto detto, presto fatto: ”martedì 1 aprile ci si trova a Fiorenzuola alle 12:30 e si pedala lungo il percorso (medio) della gran fondo Perini.
Ed ecco che: ”CARRAMBA che sorpresa!!!”, alla combriccola dei due disperati ferraresi si unisce anche colui che si rivelerà a fine giornata idolo e mattatore delle due ruote: Desert-King-RF.
Il ritrovo è previsto presso il parcheggio del "Motel Fiore", che come qualcuno farà velatamente notare si può interpretare in modi differenti: “…già trovarsi fuori dal Motel Fiore è da finocchi e da adito a supposizioni, poi però mi sono ricordato che siete del CUS Ferrara che è una nota società di omosessuali…”.
Da qui raggiungiamo agevolmente(by car) la località di Vigolo Marchese, inutile dire che del giro di pochi istanti il nome è immancabilmente mutato in “Bigolo” (però sempre del Marchese), dove abbiamo posto la zona cambio privata.
Essendo questo geograficamente “il mio regno” decido di "mia sponte" di modificare leggermente il percorso, in modo da poter pedalare lungo strade meno trafficate e lungo salite un po’ più cattive rispetto a quelle della gf.
Questo accadrà solo per il primissimo tratto, per il resto il percorso resterà invariato.
Ecco le tappe:
1. Vigolo Marchese(132m)-Lugagnano val d'Arda(229m): 9km. Leggero vallonato a salire.
2. Lugagnano val d'Arda(229m)- Morfasso(636m ): 12km.
I primi 3/4km salgono bene e sono impegnativi, poi dopo il bivio per il parco provinciale si continua a salire, ma con diversi punti di respiro, passando per le località: Rabbini, Costa, Labè e Olza fino a raggiungere Morfasso.
3. Morfasso(635m)-Guselli (950m): 5.5km.
Si sale, niente da aggiungere basta guardare l'altimetria.
4. Guselli(950m) - Passo Santa Franca(1273m): 4.5km.
E' il tratto più duro di tutto il giro, con punte al 14%.
5. Passo Santa Franca(1273m)-Farini(440m) - Bettola (330m slm): 21km.
Dopo sosta pipì e sosta panino (chi al prosciutto chi all’intruglio abominevole grana+marmellata, eppure dicono che funzioni) abbiamo indossato la mantellina e via, tutta discesa attraversando paesi fantasma con atmosfere quasi surreali: nessuno in giro e silenzio assoluto.
6. Bettola (330m) - Guselli(950m): 10km.
Dal comune di Bettola si ri-sale (da un altro versante) alla volta di Guselli.Il primo tratto è cattivo, un cartello indica infatti 15%, ma fortunatamente saranno stati si e no 200m e poi la strada continua a salire, ma con pendenze meno proibitive e più pedalabili.
7. Guselli(950m) - Travazzano (200m circa): 20km.
Si scende da Guselli fino ad arrivare alla strada provinciale che porta a Carpaneto poi si gira a destra prima di raggiungere il paese.
8. Travazzano - Vigolo Marchese: XXkm Tutto piattone. E qui il pesce d’aprile ’08 si è palesato facendo notare che i chilometri da percorrere erano più di quelli che avessi previsto, ma…
ATTENZIONE qualcosa succede nelle gambe di Desert-Cancellara-King e infatti questi si piazza in testa al gruppettino pestando sui pedali alla “comoda” velocità di crociera di 43km/h.
Tutti lo davano per finito e per spacciato già dall’attacco della seconda salita, ma evidentemente una telefonata ricevuta al momento sbagliato, o meglio una macchia di muffa da smuffare in un qualche appartamento di una misconosciuta pianista milanese, apostrofata (sempre molto velatamente) come:
“grandissima put-tana”…
hanno ridato benzina e cattiveria al motore del triatleta-ultramaraton-desert-storm-man lombardo.
Ci ha letteralmente pitturati.
Rientro trionfale a casa del Marchese col Bigolo, ehm volevo dire Vigolo Marchese e brindisi finale con birra media per tutti.
Che dire se non grazie infinite per la piacevolissima giornata trascorsa assieme.
Ciao alla prossima,
g
I commenti a freddo del giorno seguente:
Ciao ,
volevo ringraziare entrambi per la bella giornata di ieri, è stato molto bello che mi abbiate aspettato in salita, ma è stato molto più bello trombarvi sul piattone finale.
alla prossima
Rino
E poi chi ci riportava a vigazzo, vigasio, bigolo... :-))))
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martedì 1 aprile 2008
Magnum PI - un cult
<<...Honolulu, isola di Ohau, Hawaii. Il tenente della U.S.Navy's Thomas S. Magnum, dopo l'esperienza del Vietnam e a seguire nei servizi segreti della Marina, decide di dare le dimissioni e di intraprendere la carriera di Investigatore Privato. Conosce ben presto il famoso scrittore di romanzi Robin Masters, che gli propone di diventare responsabile della sicurezza nella sua tenuta alle Hawaii, il Nido di Robin. Il suo lavoro in cambio dell'uso della dependance e dell'auto, una fiammante Ferrari 308 GTS. La sua permanenza però è "disturbata" dalla presenza di Jonathan Quayle Higgins, maggiordomo della tenuta, e dai suoi "tenerissimi" dobermann: Zeus e Apollo, che tengono allenato Magnum rincorrendolo in modo famelico ogni volta che lo incontrano. Magnum nelle sue indagini viene spesso aiutato da Rick e T.C., suoi compagni d'armi in Vietnam e suoi migliori amici...>>