lunedì 21 aprile 2008

GF dei vini e dei sapori: i romagnoli ne sanno!

Ieri 20 aprile ’08 ho partecipato per la prima volta in vita mia a una delle gran fondo del “Circuito Romagnolo”.

Mi era stato più volte consigliato di prendere parte a una di queste manifestazioni e devo dire che adesso mi sento di consigliarle anche io.

E così mi sono ritrovato a partire dalla piazza principale di Russi (RA) ieri mattina alle ore 7.46 per la gran fondo dei vini e dei sapori organizzata dalla polisportiva Bertold Brecht.

Partenza alla francese insieme agli audaci e ormai famosi “giovani” della Ferrara–Bolzano (al via il prossimo sabato 26 Aprile): Piero, Mole, Giona, Simone, Tobia.
Il gruppo di amici veniva completato anche da: Pol, Ricky, Max, Betta, Paolone, Andrea e FiorAlbe.

L’atmosfera è festosa e tutto lascia intendere che sarà una giornata all’insegna del divertimento.
E infatti dopo neanche 40km siamo già fermi al primo ristoro. Ne approfitto anche per girare i bloccaggi delle ruote che come mi è stato sapientemente fatto notare da Mole hanno un verso e io da furbone li avevo chiusi esattamente al contrario, bullandomi di averlo fatto furbamente per questioni di comodità.

Ripartiamo e neanche a farlo apposta dopo altri 20km siamo di nuovo fermi al secondo ristoro a riempirci la pancia (panino al prosciutto e coca cola per il govo). Beh direi che abbiamo interpretato alla stragrande la cosa…e infatti si chiama “strada dei vini e dei sapori” mica per niente.




Di nuovo in sella e arriviamo a Predappio, e qui, sempre il buon Mole mi fa notare che se volevo girare per il percorso medio era troppo tardi. Ok, vai per il lungo… ma si dai più km più ristori.

Trainato dalla locomotiva Birds Brothers arrivo in località Premilcuore dove si attacca la salita più impegnativa della giornata: circa 5.2km pendenza media 7.5%, qui i dettagli.

Dopo poche centinaia di metri capisco che il passo dei giovani non è il mio, e dal momento che la strada da fare è ancora “tanticchia” dico loro di sorridere, scatto foto, e salgo al mio passo.


Ci vedremo in cima.

A circa metà salita incontro il Ghirba in panne per problemi al cambio. Mi fermo, mi sporco anche io le mani (di più non ho saputo fare data la mia perizia meccanica) guardo lui che traffica con ruota, mozzo, catena, ingranaggi, poi quando tutto sembra a posto e riparto.

Arrivati in cima mi ricongiungo al gruppo, altro ristoro (panini, dolci ecc) e via una bella discesa fino a Rocca San Casciano. Ultima salitella fino a monte maggiore e poi tutta discesa/pianura per ritornare a Russi.

Al km 118 foro la ruota posteriore (sfiga nera). E qui devo solo ringraziare i “giovani” per l’assoluta cortesia di essersi fermati con me per cambiare la camera d’aria. Ripartiamo, tutto sembra in ordine, ma Giona e Mole si fermano a sostegno di Tobia che per un brutto mal di testa decide (sapientemente) di non forzare il passo. Proseguo assieme a Simone, la Betta e qualche altro ciclista. A 15km dall’arrivo anche Simone fora, lui però l’anteriore (ma cosa diavolo c’era sull’asfalto?). Ci fermiamo in cima a un cavalcavia a per cambiare la camera d’aria e vediamo un po’ di gruppi sfilare, tra cui Max e il Ghirba.

Bene pochi chilometri ed eccoci arrivati in piazza a Russi.

E qui giù di pasta party!!!

E il govo prende nell’ordine:
tortellini al ragu (buoni, non quelli che danno di solito ai pasta party alle podistiche);
piatto con piadina, salsiccia e patate fritte.
Il tutto annaffiato con un buon sangiovese direttamente dalla damigiana: vamolà!

6 commenti:

Ame ha detto...

sarei venuto solo per il menu...:-)

Anonimo ha detto...

direi che dopo questo report il 4 maggio abbiamo un altro impegno da quelle parti.....

Anonimo ha detto...

come forse si sarà capito data la scarsa dimestichezza informatica sono Pol....

p.s. in cuxo la 5 o 10 colli che sia....

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

deve essere stata una bellissima esperienza... non è che avete forato perchè avete mangiato come dei proci? :-)

Anonimo ha detto...

quando leggo i racconti di queste cose mi viene sempre più la tentazione di darmi alla bici anzichè continuare a pestare le strade con i piedi. Quello lì si chiama "agonismo": movimento, sudore e mangiate, una goduria!